Plaudo al recente intervento del ministro delle Finanze tedesco Scholz che apre a uno schema condiviso per tutelare i conti correnti all'interno dell’Unione bancaria, ovvero con l'assicurazione europea dei depositi bancari (la cosiddetta Edis). Un intervento che va sicuramente completato, anche in previsione dei contraccolpi dovuti alla Brexit.
Una proposta quella del ministro tedesco che si aggiunge all'analisi sugli assetti economici dell’Unione fatta dal Presidente Macron relativa all'anacronismo del vincolo del 3% sul rapporto deficit/PIL. E posizioni che richiedono importanti riforme che assicurino bilanci degli stati virtuosi, una disciplina nella supervisione bancaria e nei meccanismi di risoluzione. Giusto ridurre i rischi ma è un gran passo in avanti constatare che anche Francia e Germania abbiano contezza che è necessaria a una condivisione del rischio. Con la Edis funzionante non avremmo probabilmente assistito alla fuga dei capitali avvenuta con la crisi del 2011. Speriamo che questo strumento arrivi anche prima del possibile 2025.