Centro-sinistra vince solo se lavora su due fronti. Questo lo spirito con cui nasce Italia Viva.

Alcuni processi della globalizzazione del XXI secolo e della rivoluzione tecnologica stanno portando grandi cambiamenti nelle nostre società a partire dalla graduale erosione del potere d’acquisto dei ceti medi e domanda di protezione che sia sociale o di sicurezza, un divario sempre più grande tra aree urbane e aree rurali, tra chi ha un titolo di studio e chi non lo ha, tra chi ha un contratto indeterminato e determinato, tra generazioni, tra il Nord e Sud, per non parlare delle sfida migratoria e della sfida della sostenibilità ambientale, profondamente interconnesse fra loro. Come dimostra la vittoria dei popolari di Kurz in Austria alle elezioni politiche di ieri con il calo dei socialdemocratici e la cocente sconfitta dei nazional-populisti, in Europa il centro-sinistra vince, ottiene più consensi e tiene le destre al largo solo quando si ‘specializza’, quando si organizza con due punte, due fronti. Il nuovo Governo Kurz nella sua coalizione avrà molto probabilmente in appoggio una maggioranza verde-liberale con l'esclusione dei socialdemocratici.  

Occorre quindi costruire un nuovo fronte ‘social-democratico’, più classico, la cui funzione è quella di rassicurare e offrire protezione a quelle persone, e a quelle famiglie che vivono come una minaccia le sfide del nostro tempo e un fronte più ‘liberal-democratico’ la cui funzione è l’innovazione politica ponendo al centro la giustizia inter-generazionale, lo sviluppo sostenibile e le pari opportunità - per giovani, donne e minoranze - che comportano grandi riforme dello Stato, della società, dell’economia, dei diritti civili, della cittadinanza, dell’Europa, la difesa dello stato di diritto e delle istituzioni. Una proposta politica capace di parlare a quella parte dell’elettorato che forse non vede per sé minacce imminenti ma pensa al futuro dei propri figli e sogna un paese più giusto, sostenibile e moderno. Questo il motore che muove oggi Italia Viva.