Contro lo spopolamento delle aree interne e dei piccoli comuni d'Italia via IMU agli italiani all'estero.

Per gli italiani all’estero la casa in Italia rappresenta il più forte legame con la propria terra d’origine: non si tratta infatti solamente di un luogo dove soggiornare durante le vacanze. È la base a cui fare ritorno negli anni della pensione o l’investimento fatto in Italia per consentire il proprio rientro o quello dei figli.

Gli italiani che, pur vivendo all’estero, mantengono il loro immobile in Italia svolgono una duplice funzione sociale. Da un lato generano un consistente indotto economico grazie al ritorno nel luogo d'origine, dall'altro contribuiscono a contrastare i diffusi fenomeni di degrado architettonico e di abbandono delle abitazioni.

Per questo motivo vanno tutelati e agevolati con azioni concrete, partendo principalmente dal carico fiscale. Necessario quindi estendere, subito ovvero nel primo provvedimento utile, l’esonero dall‘IMU/TASI a tutti gli italiani all’estero in linea con la proposta di legge che ho depositato alcuni mesi fa alla Camera e al recente ODG approvato dall’Aula della Camera.

Una misura che si sostiene da sola grazie all'indotto economico per i comuni che beneficiano di questo particolare “turismo di ritorno”. E i proprietari di immobili nelle aree più soggette all’abbandono e allo spopolamento, o nei piccoli comuni della Penisola, devono essere i primi a godere di questa esenzione.