Il prossimo Consiglio europeo dovrà trattare, ancora una volta, della questione Brexit, per ora prevista per il 31 ottobre. In queste ore il Regno Unito e l'Unione europea stanno però negoziando ulteriori modifiche a quell'accordo di recesso già negoziato con il Governo May. In caso di nuovo accordo questo verrà sottomesso al voto del Parlamento britannico che, se non sarà approvato, la legge obbliga il Governo britannico a chiedere all'Unione europea un nuovo rinvio di tre mesi. Per Italia Viva il modo migliore per uscire dal caos della Brexit è quello di indire nuove elezioni politiche in Gran Bretagna e un nuovo referendum per chiedere nuovamente ai britannici se conviene davvero uscire dall’UE. La storia della Brexit è infatti l’emblema di una campagna elettorale populista basata su menzogne e paure, contro l’Europa e il multilateralismo.
L’Italia con il decreto Brexit votato a inizio anno da tutte le forze politiche è pronta ma ho chiesto oggi al Presidente del Consiglio Conte che l’Italia sostenga comunque con gli altri partner europei una posizione ragionevole: la Gran Bretagna abbia così tutto il tempo di uscire dall’Unione Europea, se questa eventualità dovesse accadere, con un accordo ordinato. Ne va delle sorti degli oltre settecentomila italiani residenti, dei loro diritti e delle loro garanzie di vita quotidiana, ne va del nostro importantissimo interscambio economico: primo fra tutti quello dell’agroalimentare, ma anche della meccanica, del tessile, della cyber-sicurezza e del capitale umano nelle più blasonate università del Regno Unito. Solo costruendo un'Europa sociale e sostenibile daremo corpo alla sovranità europea, sveleremo la miopia dei nazional-populisti ed eviteremo nuove Brexit. Per questo invito tutti sostenere la petizione dei Comitati di Azione Civile contro una Brexit senza accordo a questo link: https://www.comitatiazionecivile.it/no_brexit_senza_accordo). Qui il link al mio intervento video (5min. https://vimeo.com/user79829072)