Si apprende da fonti stampa che l’Inps sia in procinto di far ripartire a breve una complessa operazione da terminarsi entro febbraio 2021 per accertare la regolarità dei soggetti che percepiscono una pensione italiana all’estero. Un’operazione sicuramente giusta e meritoria: peccato che parta ancora nel mezzo di una pandemia di un virus ancora poco conosciuto e particolarmente pericoloso per gli anziani.
A onor del vero il piano di controlli dell’INPS era già stato sospeso a marzo 2020, proprio ad inizio lockdown. Le nuove modalità previste, eccetto che per la modalità web, peraltro difficilmente applicabile a persone che vivono in aree remote e senza connessione o poco abili con lo strumenti informatico, non garantiscono sicurezza contro il contagio dal COVID19. Per questo con un’interrogazione alla Ministra del Lavoro Catalfo ho chiesto che il Governo verifichi le modalità dell’operazione promossa dall’INPS valutando l’opportunità di farla partire dalla prossima primavera a pandemia attenuata stante anche l’attuale stato di emergenza vigente in Italia e nei paesi a maggior presenza di connazionali all’estero.