Da due settimane è in vigore in Irlanda l’obbligo per le persone provenienti da alcuni paesi europei, tra cui l’Italia, di effettuare una quarantena di 14 giorni in albergo, incluse le persone regolarmente residenti nella Repubblica d’Irlanda.
Si tratta di una misura ingiusta e poco ragionevole che obbliga le persone in arrivo dall’estero a spendere migliaia di euro per stare in albergo quando potrebbero perfettamente isolarsi nella propria abitazione, una misura che mette in grave difficoltà quelle persone che abitualmente vivono in Irlanda ma che sono obbligate a viaggiare per motivi di lavoro, di salute o per dire addio ai propri cari in fin di vita.
Una misura selettiva non veramente giustificata dai dati che colpisce, oltre ai cittadini irlandesi, anche le comunità di cittadini europei residenti in Irlanda, come i 50 mila cittadini italiani, tra cui molti lavoratori nel settore della ristorazione già duramente colpiti economicamente dalle restrizioni contro il Covid19 degli ultimi mesi.
Per questo motivo oggi abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare in Commissione Esteri al governo italiano, chiedendo al Ministro Luigi Di Maio di intervenire al più presto presso le autorità irlandesi.
Chiediamo inoltre al governo di istituire voli speciali commerciali di Alitalia per garantire la continuità territoriale tra Italia e Repubblica d'Irlanda come fatto nel 2020 con il Regno Unito, Malta e le Canarie