Nella giornata mondiale degli stagisti dobbiamo essere chiari: in Italia il sistema dei tirocini non funziona. Troppi giovani ogni giorno entrano nel mondo del lavoro dalla porta sbagliata, quella dello stage che dovrebbe essere formazione ma che nasconde troppo spesso impieghi a tempo pieno poco, o per nulla, retribuiti.
Negli ultimi anni l’utilizzo degli stage sta crescendo a dismisura. Questo strumento permette flessibilità e costi bassi per moltissime aziende ma nega qualsiasi dignità retributiva e professionale a centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze.
Negli ultimi mesi, grazie al lavoro de Lo stagista frustato, dei Giovani Democratici Milano e della Repubblica degli Stagisti, è nato un movimento che è riuscito a portare all’attenzione della politica questi temi così importanti. Io stesso, insieme a più di 60 mila persone, ho sottoscritto la proposta “Lo Stage non è lavoro”, non possiamo ignorare la richiesta di cambiamento da parte di un’intera generazione. Dobbiamo agire ora!