A Palermo per commemorare i 30 anni dall’attentato contro Giovanni Falcone. Oggi sarò nel capoluogo siciliano per partecipare alla cerimonia presso l’Albero Falcone, dove alle 17.58 scoccheranno i 30 anni dall’attentato di Capaci. A Capaci e a via d’Amelio ebbe luogo uno degli attacchi più feroci contro lo Stato repubblicano e la nostra democrazia.
A 30 dalla tragica morte di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro onoriamo la memoria di tutti i servitori dello stato caduti per mano della Mafia e del crimine organizzato. Grazie al loro sacrificio la società italiana ha potuto sviluppare quegli anticorpi di impegno civile e di tutela della legalità fondamentali per contrastare l’espansione di un virus come Cosa Nostra in Italia e all’estero.
Un virus che ha gravemente pesato e pesa tutt’oggi sullo sviluppo economico e sociale del nostro paese. Un virus ancora non sconfitto che continua a minacciare la società, l’economia e il funzionamento democratico delle istituzioni repubblicane, specie durante i periodi di crisi economica.
Ma per diventare del tutto immuni è necessario che la lotta alla Mafia diventi una priorità politica a livello europeo, perché si tratta di un fenomeno criminale che non conosce confini, come abbiamo tragicamente scoperto a Duisburg, in Germania, nel 2006.