Nuova bozza PNRR migliore della prima. Ma ora fare di più per i giovani. In particolare i NEET.

C’è stato sicuramente un miglioramento in termini di risorse per i giovani e l’occupazione giovanile nella nuova bozza del Recovery Plan, come avevamo richiesto con grande insistenza. Nella nuova bozza le risorse per i giovani e le politiche attive del lavoro sono più che raddoppiate da 3,2 miliardi a 6,65 mld ma con il 3,2% delle risorse siamo ancora lontani dal minimo accettabile per un paese come il nostro che ha il più alto numero di giovani inattivi dell’UE, 2,2milioni, e un altissima disoccupazione giovanile. Prendo a esempio la Francia che dedica invece il 6,7% del suo Recovery Plan per i giovani, sebbene abbia 1 milione di NEET in meno dell’Italia. Non si tratta solo di un problema quantitativo ma anche qualitativo: come hanno riconosciuto alcuni esponenti sindacali durante le audizioni di oggi in Commissione Bilancio sul PNRR, le misure del piano italiano sono ancora troppo vaghe, piene di ottimi propositi ma con pochi dettagli esecutivi e senza un cronoprogramma coordinato che invece ritroviamo nei piani di altri paesi. Sempre nel piano francese, per esempio, nelle 54 pagine sulle 296 totali dedicate al lavoro giovanile vengono definite le misure e le varie fasi di implementazione in modo molto chiaro, dove sono invece questi dettagli nel nostro piano ?

Quanto delle risorse stanziate nella componente ‘Politiche attive del lavoro a sostegno dell’occupazione’ sono effettivamente destinate al comparto giovanile under 35? Il piano menziona i ‘giovani’ e le ‘nuove generazioni’ un po’ ovunque, anche volutamente in quanto ‘priorità trasversale’, ma cosi si perde di efficacia e diventa più difficile trasmettere una visione organica e definita, sembra più una medaglietta da esibire per far contenti i lettori che un vero impegno politico. L’ingiustizia inter-generazionale nel nostro paese ha assunto delle dimensioni allarmanti e con questa crisi rischia di scoppiare. Confido nella capacità del Parlamento di migliorare questo aspetto cruciale del PNRR italiano.