Nel DL Semplificazione Fiscale, il Governo Conte si impegnò solennemente in Aula, dando parere favorevole ad un mio ordine del giorno a prevedere l’estensione dell’esonero dall’IMU/TASI a tutti gli italiani all’estero in possesso di prima casa, in linea peraltro con la proposta di legge che ho presentato già inizio legislatura.
Per queste ragioni mi auguro che, pur considerando i vincoli bilancio, nella prossima legge finanziaria si parta con l’abolizione dell’IMU sugli immobili posseduti dai cittadini italiani iscritti all’AIRE nei comuni sotto i 5mila abitanti . Si tratta oltre che di una questione di equità anche di un beneficio per il Paese: gli italiani che, pur vivendo all’estero, mantengono il loro immobile in Italia svolgono poi una duplice funzione sociale. Da un lato generano un consistente indotto economico grazie al turismo di ritorno, specie nei piccoli borghi, dall’altro contribuiscono a contrastare i diffusi fenomeni di degrado architettonico e di abbandono degli immobili. Per questo motivo vanno tutelati e agevolati con azioni concrete. Anche dal punto di vista fiscale.