Venticinque anni fa Tony Blair otteneva una storica vittoria alle elezioni politiche nel Regno Unito, riportando il Partito Laburista al governo dopo oltre 18 anni di governi dei Tories.
New Labour, New Britain. Quello di Blair era un partito rinnovato, capace di lasciarsi alle spalle slogan vuoti e politiche populiste, capace di tornare a parlare alla maggioranza del Paese.
Con la vittoria di Blair si aprí una nuova era per il Regno Unito, una fase di forte rigenerazione economica e soprattutto sociale grazie a politiche riformiste radicali, dagli investimenti per l’istruzione (‘My top 3 priorities are: education, education, education’), welfare e sicurezza (‘Tough on crime, tough on the causes of crime’), il salario minimo orario e un disimpegno dello Stato da quei settori dell’economia dove venivano danneggiati cittadini e consumatori.
Con Blair prese il volo quella ‘Cool Britannia’ che si lasciava alle spalle anni di conflitti sociali e politiche conservatrici dei governi di Margaret Thatcher.
La vittoria di Tony Blair aprì una nuova stagione di benessere e progresso per il paese che diventò un modello di politica riformista per tutta Europa. La stessa spinta riformista che ha caratterizzato i governi di Matteo Renzi e che oggi anima l’azione politica di Italia Viva.