Ricorre oggi il triste anniversario dei quarant’anni dal tragico terremoto dell’Irpina. Si contarono 2.914 morti, 8.848 feriti e circa 280.000 sfollati. In quella tragedia fu evidente l'impreparazione del sistema dell'emergenza e dei soccorsi; purtroppo la ricostruzione successiva al terremoto è ancora oggi presa a simbolo di spreco di denaro pubblico, lentezze e in alcuni casi malaffare.
A tutto questo si aggiunse così una nuova spinta a emigrare di migliaia di donne e uomini del Meridione che in assenza di casa, alternative professionali e aiuto da parte dello Stato decisero di lasciare quella bellissima terra.
Oggi molti dei comuni sparsi tra Campania e Basilicata contano nella loro anagrafe più iscritti all’AIRE che residenti.
Memoria, prevenzione da terremoti e dissesto, nuove opportunità di occupazione sono antidoti al grave spopolamento che minaccia il nostro Mezzogiorno e le sue aree interne .