Nel mondo sono presenti 6 licei pubblici italiani che impartiscono un’educazione di eccellenza molto ambita non soltanto dalle famiglie dei cittadini italiani residenti ma anche da tante famiglie del posto. È il caso del Liceo pubblico italiano di Barcellona ‘Edoardo Amaldi’ dove oltre il 40% dei 600 studenti non sono cittadini italiani. Oltre a diffondere la nostra lingua e cultura, le scuole italiane nel mondo forniscono ai ragazzi gli strumenti per competere nel mondo globale.
Peccato averne così poche, si tratta di uno strumento di soft power ad alto rendimento: l’Italia dovrebbe aprirne di nuove. Dal dopoguerra a Madrid e a Barcellona molte famiglie spagnole di tradizione progressista hanno scelto negli anni la scuola italiana per i propri figli per permettere loro di beneficiare del sistema di istruzione di un paese democratico, al contrario della Spagna franchista. Un elemento che ha contribuito a costruire nel tempo il prestigio di questi due istituti. Ringrazio la Preside Francesca Carfagna e il Vice-Preside Salvatore Tornaquindici per avermi permesso di visitare la nuova sede dell’istituto e di interagire con le classi di primo e quarto liceo.
Sono molto soddisfatto che quest’anno tutti i docenti inviati dall’Italia sono stati assegnati in tempo. Eravamo intervenuti con determinazione a livello politico a fronte dei forti ritardi registrati negli anni passati che avevano causato forti disagi per gli studenti.