A Berna per i 700 anni di Dante Alighieri

È stato un vero onore celebrare ieri i 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri al Parlamento svizzero, nel Palazzo federale di Berna.

La Svizzera è uno dei due paesi al mondo dove l'italiano è lingua ufficiale dello stato ed è quindi naturale celebrare insieme quel patrimonio culturale che ci unisce a partire dall'italofonia, un patrimonio presente nella Confederazione non solo grazie al Ticino e ai Grigioni, ma anche grazie agli oltre 600 mila cittadini italiani che vivono in tutta la Svizzera.

Un'iniziativa alla quale hanno partecipato le massime autorità svizzere, come il Vice-Presidente del Consiglio Federale Ignazio Cassis, responsabile del dipartimento per gli affari esteri. Ringrazio per l'invito la delegazione italiana del Parlamento svizzero, a cominciare dal suo Presidente Marco Chiesa, e il nostro ambasciatore Silvio Mignano per aver organizzato una conferenza di altissimo livello con eminenti dantisti italiani e svizzeri come la Prof.ssa Terzoli, i Prof. Lorenzo Tomasin e Francesco Bausi.

Occorre lavorare insieme per preservare questo patrimonio comune, tutelando l'insegnamento della lingua italiana presso le nostre comunità, nelle scuole e nelle università. Non per rivendicazione identitaria ma per promuovere l'italiano come ingrediente essenziale della cultura europea e mondiale, la stessa lingua che Dante usa per ripudiare i campanilismi sterili ed esaltare la bellezza del mondo, 'l'amor che move il sole e l'altre stelle'.