A Lampedusa perché l'Italia non è proprietà di Salvini.

Parto assieme alla collega Angela Schirò per Lampedusa, a conclusione dei lavori dell’Aula di questa settimana, per sostenere la staffetta del Partito Democratico in solidarietà ai migranti costretti da settimane a bordo della Sea-Watch, in condizioni disumane, per soli motivi elettoralistici da parte del Ministro dell’Interno Salvini. Noi come rappresentanti della Nazione e italiani all'estero conosciamo bene il valore dell'accoglienza. E' chiaro come la vicenda della Sea-Watch sia solo uno specchietto, ovvero un’arma di distrazione di massa sui disastri del Governo Lega-M5S-Maie, utile solo alla propaganda del Ministro dell’Interno che parla di migranti e di Europa indifferente ma diserta costantemente i vertici ufficiali UE sull'immigrazione. L’Italia rischia così la sua reputazione internazionale e l’isolamento. 

Da ultimo segnalo che anche oggi, di buon mattino, una piccola imbarcazione con a bordo 10 migranti di origine magrebina è approdata a Lampedusa. Da ultimo davanti a un immagine che ha scioccato il mondo come quella di un padre e della figlia, migranti annegati nel Rio Grande in Messico, si può essere crudelmente indifferenti a casa nostra?