A Montpellier ho incontrato alcuni esponenti della comunità italo-marocchina.
Si tratta di artigiani, commercianti, operai, lavoratori edili che dopo 20,30 o 40 anni di duro lavoro, soprattutto in Veneto, Lombardia e Piemonte) sono diventati cittadini italiani. La dura crisi finanziaria del 2011 li ha obbligati a emigrare di nuovo alla ricerca di un lavoro portando molti di loro qui a Montpellier (molti altri invece sono andati a Bruxelles, una realtà che ho avuto modo di conoscere grazie a Francesco Cerasani). Una storia analoga a quella della comunità italo-bengalese che circa 10 anni fa lasciò il Nord Italia e Roma per installarsi a Ilford, Brick Lane e Birmingham in UK (con esponenti che hanno intrapreso un importante percorso politico a livello locale come Tipu Golam).
Gli Italo-marocchini a Montpellier si trovano bene ma conservano l’Italia nel cuore, fanno progetti per un rientro in futuro e molti a casa parlano italiano in quanto molti dei loro figli parlano ancora meglio l’italiano che l’arabo.
Grazie mille a Momo El Hasnaoui e Giorgia Denicolai Giorgio De Nicolai per avermi fatto scoprire questa dimensione della nostra emigrazione in Francia.