Il Commissario europeo all'economia Paolo Gentiloni - in audizione alle commissioni riunite Finanze e Affari Europei di Montecitorio – si è dichiarato favorevole al superamento del diritto di veto in tema di politica fiscale in ambito comunitario. Un consenso che emerge dai lavori e dalle audizioni sin qui promosse dalla Commissione VI Finanze sul parere alla Comunicazione della Commissione europea “Verso un processo decisionale più efficiente e democratico nella politica fiscale dell'UE” di cui sono relatore. Infatti, il superamento del diritto di veto in tema di politica fiscale nell'Unione permetterebbe alla stessa decisioni più celeri in tema di lotta alle frodi e all'evasione fiscale, così come una maggiore convergenza e armonizzazione delle politiche fiscali.
Un tema importante e strategico per l'Italia che peraltro subisce l'erosione delle sue basi imponibili a causa della sleale concorrenza fiscale attuata da alcuni paesi membri come Irlanda, Cipro, Malta, Olanda e Lussemburgo. Solo in Olanda e Lussemburgo giacciono 5.000 miliardi di dollari di cui 3200 in strutture societarie fantasma ideate solamente per drenare dividendi e usufruire della fiscalità di vantaggio. Molto bene l’enfasi di Gentiloni sulla necessità di introdurre una web tax il prima possibile. Idealmente a livello globale, altrimenti a livello europeo se entro il primo semestre del 2021 non si sarà giunti a nessun risultato concreto. Una web tax basata sul mercato dove avviene la transazione e non sul paese di residenza fiscale dell'azienda non può più aspettare.
A questo link è possibile rivedere l'audizione del Commissario UE Gentiloni: https://webtv.camera.it/evento/17120