La Carta Giovani Nazionale è un passo in avanti

Sono oltre 2 milioni i giovani tra i 15 e i 29 anni che in Italia non studiano, non lavorano e non cercano opportunità. È il prezzo di una crisi, prima economica e poi pandemica. C’è bisogno di una strategia specifica per affrontare questo problema.

La Carta Giovani Nazionale è un passo in avanti, ma non basta. Per questo ho proposto il “Piano Attiva Giovani” per introdurre un periodo di formazione e lavoro nelle aziende a carico dello Stato. Inoltre, da qualche mese, è cominciata la discussione della mia proposta di regolamentazione dei tirocini curricolari affinché siano veri momenti di formazione senza abusi.

È necessaria anche una riforma dell’apprendistato professionalizzante, per aiutare imprese e giovani. Siamo – e rimaniamo – il Paese europeo con il più alto numero di giovani che non studiano e non lavorano. Quest’oggi alle 13.30, in Commissione Cultura e Commissione Lavoro vi sarà l’audizione sulla mia proposta di riforma dei tirocini curriculari dell’Associazione nazionale dei Presidi e dei Rettori che trasmetterò live sulla mia pagina.

Qui potete vedere la diretta.