Cittadinanza e targhe estere. Gli eletti all'estero scrivono alla Min. Lamorgese.

Sappiamo essere in corso da parte del Governo il recepimento dei recenti rilievi della Corte Costituzionale sul Dl 133/2018 "Primo Decreto Sicurezza" per tramite di un disegno di legge del Governo.

Per questa ragione, come parlamentari eletti all'estero, abbiamo scritto alla Ministra dell'Interno Lamorgese per rappresentarle l'urgenza della definizione di alcune questioni che si trascinano dall'entrata in vigore dei Decreti Salvini, ovvero: tempi insensatamente raddoppiati per l'acquisizione della cittadinanza italiana, specie per matrimonio di coppie miste, così come la penalizzante abrogazione della norma sul silenzio-assenso infruttuoso dei due anni previsti che comportava sulla richiesta di cittadinanza la possibilità di ottenerla dal Giudice Ordinario dopo il decorso biennale.

Infine, le criticità più volte segnalate per la circolazione di veicoli con targa estera per i frontalieri, per italiani residenti all'estero titolari di imprese nello spazio economico europeo e per gli italiani residenti nella Repubblica di San Marino, Francia e Svizzera.

Ci auguriamo che nella proposta di modifica che il Governo farà al Parlamento tali problematiche vengano risolte a favore delle numerose comunità di italiani all'estero che da tempo chiedono una soluzione di buon senso a quanto descritto al Viminale.