Mentre sul lato del QFP, il bilancio europeo, ci sono margini di miglioramento – penso all’entità del bilancio in rapporto al PIL, alla persistenza degli ‘sconti’, i famigerati ‘rebates’, per alcuni stati, ai tagli di risorse per politiche strategiche come l’innovazione, l’educazione e la ricerca – sul lato del Recovery Fund si tratta senza dubbio di un risultato storico che dimostra che la magia del sogno europeo funziona.
Con il Recovery Fund l’Europa viene in soccorso dell’Italia come mai nella sua storia. Ora sta a noi non sprecare questa occasione. L’Europa ha risposto al nostro appello e al contrario della crisi del 2008 ha reagito velocemente e con fermezza, dando fiducia al nostro paese. All’Italia arriveranno 209 miliardi di euro, di cui oltre 81 miliardi a fondo perduto: tante risorse per far ripartire la nostra economia a beneficio di lavoratori, famiglie e imprese e soprattutto per trasformare strutturalmente il nostro paese sulla via dello sviluppo sostenibile e dell’innovazione tecnologica.
Ora all’Italia serve un piano shock per la ricostruzione per permettere all’Italia di essere all’altezza della grande sfida che abbiamo davanti senza lasciare indietro i cittadini più in difficoltà. Con questo accordo l’Europa batte i sovranisti 3 a 0”. Così l’On. Massimo Ungaro commenta l’accordo della notte in uno dei Consigli Europei più lunghi della storia.