Poco fa i colleghi della Lega di Salvini e del M5S hanno purtroppo bocciato in Aula alla Camera un emendamento a firma mia e dei deputati Topo e Fregolent, che proponeva di utilizzare i proventi delle sanzioni comminate per la lotta al gioco d'azzardo per finanziare progetti di recupero e reinserimento delle persone affette da disturbo da gioco d'azzardo; valorizzando cosi' anche l'impegno degli amministratori locali che stanno sul territorio e che spesso hanno implementato esperienze virtuose in tal senso.
Il solo divieto della pubblicita' infatti non basta. Si ha quindi l'impressione che anche questa sia una misura cosmetica, come del resto molte altre in provvedimento in questione, dato che la pubblicita' degli apparecchi da divertimento, appunto le slot, il settore di gran lunga piu' problematico per il disturbo da gioco d'azzardo, e' prossima allo zero. Inoltre, in assenza di un approccio organico e strutturato di contrasto al fenomeno, il solo divieto della pubblicita' nel settore del gioco online rischia paradossalmente di favorire il gioco d'azzardo illegale dato che quello legale non avra' piu' modo di promuoversi e distinguersi agli occhi dei giocatori da quello illegale.