ELEZIONI DEL COMITES DI LONDRA
Nelle ultime ore sono arrivati finalmente i plichi per le elezioni dei Comites, i Comitati degli italiani all’estero, l’organo di rappresentanza democratica delle nostre comunità nel mondo.
Agli italiani residenti a Londra e nell’Inghilterra meridionale vorrei segnalare la lista Moving Forward (http://movingforward2014.uk) e alcuni dei suoi ottimi candidati che conosco personalmente (si possono esprimere fino a 6 preferenze) a cominciare dalla capolista Elena Remigi, autrice di ‘In Limbo’ e varie pubblicazioni sulla condizione dei cittadini europei alle prese con la Brexit; Silvia Pieretti, professionista da tempo attiva nella comunità italiana di Londra sia nel campo dell’associazionismo umanitario che in quello culturale, da sempre in prima linea per la tutela dei diritti acquisiti dei cittadini europei; Anna Cambiaggi, attivista e fondatrice dell’associazione ‘Famiglie Unite'; Golam Maula Tipu, consigliere uscente ed esponente della comunita italo-bengalese, molto attivo in questi anni sul fronte del miglioramento dei servizi consolari; Dimitri Scarlato, anche lui consigliere uscente e attivista di the3million, da sempre in prima fila per i diritti dei cittadini europei residenti in UK e promotore delle tante iniziative per sostenere le persone più fragili nel processo di registrazione per il Settled Status. Sono tutte persone che conosco da anni e che costituiscono una garanzia per la comunità.
‘Moving Forward’ è una lista civica sostenuta da tutti i partiti del centro-sinistra (ma senza M5S da questa parte della manica!) e da diverse associazioni che si prefigge di mettersi al servizio della comunità italiana di Londra attraverso un’operazione di forte rinnovamento del Comites. Un’alleanza a cui sono legato personalmente – ero un candidato di Moving Forward alle scorse elezioni del 2015 – che in questi anni ha funzionato e che merita di essere riconfermata dagli elettori.
Moving Forward nasce infatti ben prima della pandemia e della Brexit. Volevamo farne parte per creare un ponte tra prima e nuova emigrazione. Eravamo contrari all’idea di una comunità nostalgica e ripiegata su sé stessa e anche per questo motivo il nostro programma aveva al centro l’integrazione e la solidarietà come il rafforzamento di iniziative come ‘Primo Approdo’ e (e all’epoca anche una campagna contro la Brexit, ma questa è un’altra storia).
Oggi quell’alleanza serve più che mai e merita di essere sostenuta. Non solo perché ha funzionato. Moving Forward si è infatti distinta in questi 6 anni per attivismo, presenza e proposta politica nell’ambito del Comites lavorando e interagendo con lealtà con tutti gli altri consiglieri e il Consolato. Non ho il tempo di enumerare tutte le cose che hanno fatto i nostri consiglieri in questi anni (anche se ci tengo a nominarli, soprattutto per ringraziarli per il loro grande lavoro: Martina Di Simplicio, Tipu Golam, Andrea Pisauro, Marco Beranzoni, Dimitri Scarlato, Laura Bonfils) ma mi soffermo sulle tante iniziative messe in campo per aiutare i nostri concittadini alle prese con la Brexit e la registrazione per il Settled Status, soprattutto quei cittadini più anziani e vulnerabili, o i vari studi condotti per comprendere meglio la specificità della comunità italiana di Londra.
Oggi bisogna continuare sulla stessa strada per rispondere a nuove sfide: viviamo in un paese che non fa più parte dell’UE, siamo cittadini terzi in un paese che prima consideravamo un'estensione del nostro. Sicuramente i rapporti tra Italia e Regno Unito rimarranno saldi, ma la Brexit, l’hostile environment di Teresa May, lo scandalo Windrush, i respingimenti alla frontiera, il nuovo regime di immigrazione, le nuove tensioni tra Londra e l’UE, il Settled Status indicano la necessità di un presidio civico a tutela dei diritti acquisiti dei cittadini. Le ragioni per sostenere Moving Forward sono oggi più forti che mai, a partire da una visione condivisa di comunità che risolve i problemi pratici delle persone e ne promuove l’integrazione in questo grande paese che ci ospita, anche se tentato da una deriva nazionalista e populista contro cui bisogna appunto costruire un argine.
Ne approfitto per fare i miei auguri anche alla lista 'Mani Unite' e al suo capolista Alessandro Gaglione, lista con la quale Moving Forward ha collaborato molto bene in questi ultimi anni.
Partecipiamo e facciamo sentire la nostra voce!