Euro-scetticismo non penalizzi Milano come una delle sedi del Tribunale EU dei brevetti.

Il nascente tribunale europeo dei brevetti avrà tre sedi: Parigi che è quella centrale, e due sedi specializzate: Londra (metallurgia, life sciences e chimica farmaceutica) e Monaco di Baviera. In seguito alla Brexit la sede di Londra viene a decadere e risulta altresì molto competitiva la proposta di Milano come nuova sede specializzata. La nostra è tra le maggiori economie europee e l'Italia è il terzo paese UE per numero di brevetti depositati e nella “top ten” mondiale. L'arrivo del Tribunale, oltre che stimolare un indotto che vale alcune centinaia di milioni di euro all'anno e avrebbe un evidente peso tecnico, come nuovo stimolo all'innovazione per imprese, università e società di ricerca ma anche un forte valore simbolico, di riconoscimento del ruolo di Milano come metropoli hi-tech attrattiva. Sanando così, anche se solo in parte, la delusione per la mancata assegnazione alla città della sede dell'Ema, l'Agenzia europea del farmaco: nonostante un dossier brillante e solido, Milano era stata battuta al sorteggio da una Amsterdam poco preparata. 

Il Governo Gentiloni, per tramite del Sottosegretario Sandro Gozi, aveva a suo tempo già comunicato ai partner europei la disponibilità concreta di una sede prestigiosa e attrezzata nel capoluogo lombardo. Oggi l’euroscetticismo del Governo Conte e il suo pessimo credito in ambito comunitario rischiano di mettere in discussione il “progetto Milano”. Per queste ragioni ho presentato un’interrogazione urgente al Governo affinché, anche per tramite del Ministro Moavero, si impegni da subito per ottenere questa importante assegnazione.