Da tempo ricevo numerose segnalazioni dalla Comunità italiana in Svizzera sulla lamentata carenza di personale in forza al Consolato generale d’Italia a Zurigo. Alle lamentele si è recentemente aggiunta anche una lettera ufficiale di Luciano Alban e Sergio Giacinti, presidenti rispettivamente del Comites Zurigo e del Comites San Gallo in Svizzera. A tal proposito è bene ricordare che l’utenza, a cui deve far fronte il Consolato Generale di Zurigo, è di oltre 227.000 connazionali, ed è in costante aumento. Ciò è dovuto alla chiusura del Consolato di San Gallo avvenuta nel 2014, e dalla forte ripresa, che sta avvenendo negli ultimi anni, di italiani che si trasferiscono all’estero in cerca di lavoro, e tra questi un’alta percentuale di giovani. E da tempo si assiste ad una costante riduzione di personale nella sede di Zurigo. Inoltre, a fronte dei previsti rientri di personale nei ruoli metropolitani non corrisponde l’assegnazione di nuovo personale, inviato da Roma, o appositamente assunto in loco. Infine, con il perdurare della pandemia COVID, e di conseguenza l’adozione di protocolli di sicurezza sanitaria per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, si sono poi aggravati i problemi di carenza di personale, nonostante la buona volontà e dedizione del personale presente.
Per queste ragioni ho presentato, assieme al collega Gennaro Migliore, al Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale un’interrogazione urgente per ottenere, come già fatto per altre sedi consolari nel mondo, un rapido rafforzamento di nuove unità di personale in forza al Consolato italiano generale di Zurigo nella Confederazione Elvetica.