772 morti sul lavoro nei primi 8 mesi del 2021, una persona ogni otto ore. Numeri che fanno accapponare la pelle, storie di madri, padri, figli e figlie vittime di un mondo del lavoro inadeguato dove troppo spesso le regole non vengono rispettate, dove gli standard di sicurezza vengono elusi e dove il precariato e le quote di produttività diventano veri e propri fattori di rischio.
Oggi si celebra la giornata AMNIL per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, una ricorrenza a cui deve seguire un’azione politica decisa. Ora più che mai abbiamo il dovere di invertire questa tendenza terrificante. Settimana scorsa, durante l’#EuReconnectionTour, ho avuto modo di visitare un'azienda di Liverpool e di parlare con i lavoratori e non solo. Il Regno Unito e altri Paesi europei hanno un numero di infortuni fatali molto più basso dell’Italia.
Guardiamo gli standard europei e cambiamo le cose una volta per tutte perché non ci sia mai più un altro caso Luana, una ragazza giovane, morta a causa delle scarse condizioni lavorative.