Dietro l'emergenza sanitaria ed economica del Covid19 sta prendendo forma una vera e propria emergenza giovanile. Già prima della pandemia, l'Italia era il paese nella UE con il più alto numero di Neet - giovani che non studiano né lavorano – con un'alta disoccupazione giovanile e ritmi di emigrazione sostenuti. Fragilità certo antecedenti alla pandemia ma che la crisi rischia di far esplodere portando l’emergenza giovanile a livelli superiori a quelli dell'ultima crisi, quando i Neet diventarono quasi 3 milioni e la disoccupazione giovanile arrivò al 43%. Per questo motivo è urgente definire un piano multidimensionale per l'occupazione, la formazione e l’emancipazione giovanile per scongiurare il rischio di perdere un'intera generazione e ridare dignità e opportunità alle giovani donne e ai giovani uomini del nostro Paese. In Italia sono ancora troppo poche le risorse dedicate alle giovani generazioni e questo richiede un intervento urgente per ristabilire un nuovo patto fra generazioni.
Il lavoro, la formazione e l’emancipazione giovanile sono e devono continuare ad essere una delle priorità dell'azione di governo e del Piano di Ripresa e Resilienza del Next Generation EU. Serve subito un piano per attivare i Neet, come un periodo di 6 mesi di formazione e lavoro in azienda interamente a carico dello Stato, analogamente al Kickstart Scheme lanciato dal Regno Unito. Servono poi una riforma dell'apprendistato e una regolamentazione dei tirocini per facilitare l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani e contrastare lo sfruttamento, serve infine una ‘dote universale’ per dare la stessa opportunità di emancipazione a tutti i ragazzi e le ragazze di questo paese. E siamo al lavoro con le forze di maggioranza per la presentazione di un testo congiunto nei prossimi giorni.
A questo link il testo della mozione:https://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=1/00392&ramo=CAMERA&leg=18