Vorrei condannare il comportamento tenuto oggi dal collega Simone Billi, presidente del Comitato degli Italiani all’estero, che ha redarguito sui tempi e i modi di intervento dei rappresentanti CGIE, guidati dal Segretario Generale Michele Schiavone in audizione poco fa in Commissione Esteri alla Camera dei Deputati. Supposte logiche aziendaliste che vogliono interventi brevissimi e di un solo argomento non fanno parte del rispetto che si deve come membro del Parlamento Italiano, alla delicatezza degli argomenti trattati e soprattutto a rappresentanti eletti dalle nostre comunità all’estero.
Mi auguro che il collega Billi si scusi e che non rimpianga il suo lavoro in azienda se vuole restare a lavorare alla Camera dei Deputati per il popolo italiano. Sarebbe poco sensato rovinare il buon clima di cooperazione tra gruppi politici e rappresentanti degli italiani nel mondo, così come il risultato dell’Istituzione del Comitato degli Italiani all’estero a cui anche Simone Billi ha collaborato e che ora presiede.