Nei mesi iniziali della pandemia è stato permesso, giustamente, alle imprese e ai contribuenti di sospendere i pagamenti delle rottamazioni, e oggi quelle rate devono essere saldate. Dobbiamo assicurarci che la ripresa dei pagamenti sia adeguata alla delicata fase in cui ci troviamo.
Chiedere oggi sia ai cittadini che alle aziende di saldare tutte le rate non saldate dell’ultimo biennio in un'unica soluzione come attualmente previsto dall'articolo 3 del decreto Fiscale creerebbe enormi disagi a famiglie e aziende, un errore che sarebbe gravissimo in una fase di ripresa così delicata.
Per questo motivo come Italia Viva abbiamo proposto un emendamento al Senato al Decreto Fiscale a prima firma Mauro Maria Marino per far sì che i soggetti che hanno beneficiato della sospensione possano riprendere gradualmente i pagamenti della rottamazione: un quarto dell’ammontare entro il 30 dicembre 2021 e il resto entro la primavera del 2022. Speriamo che il governo e la maggioranza riescano a trovare un punto di caduta su questo fronte, altrimenti molte imprese sarebbero deprivate di una fonte preziosa di liquidità.