Con la pandemia l’emergenza giovanile in Italia rischia di esplodere. All’Italia serve immediatamente una misura per riattivare i giovani inattivi.
Da noi, i giovani inattivi sono oltre 2 milioni, il numero più alto di tutta l’Unione europea. Riportiamoli subito in azienda finanziando a carico dello Stato un periodo di sei mesi di formazione in azienda.
Molto meglio stare in azienda che sul divano a prendere il reddito di cittadinanza. Facciamolo subito: Garanzia giovani non basta più. Nel nostro Paese Garanzia giovani finanzia al massimo il 60%, coinvolge troppi soggetti, con pratiche burocratiche infinite.
Ci serve un programma di emergenza immediato come stanno facendo altri paesi europei. Penso al Regno Unito con il Kickstart scheme. In Italia l’ultima misura a favore dei giovani è stata la decontribuzione per gli under 35 prevista dall’ultima Legge di Bilancio. Non ci sono altre misure.
L’Italia vive il paradosso di essere più paese del più alto numero di Neet in Europa senza avere una strategia per loro. Noi dobbiamo risolvere questo paradosso il prima possibile.
Anche il numero di risorse del Recovery destinate ai giovani è particolarmente basso. La Spagna sta assegnando loro il 12% del suo Pnrr. La Germania il 10, la Francia il 7%, come l’Italia, ma la Francia ha un milione di Neet in meno rispetto a noi.
Chiedo alla Ministra Dadone di agire insieme e subito, per venire incontro ai giovani italiani.