Dal 1° gennaio 2021, con il recesso definitivo del Regno Unito dall’UE, ai fini della tassazione IVIE per gli immobili posseduti da cittadini italiani in UK, non sarà più valido il criterio del valore catastale ma quello del costo di acquisto o del valore di mercato. Più precisamente, non si potrà più utilizzare ai fini IVIE il valore della “Council tax” britannica ma si dovrà applicare l’aliquota del 0,76% sul valore di acquisto. Si tratta pertanto di un aumento improvviso ed esponenziale dell’imposta per migliaia di contribuenti e risparmiatori italiani alla luce dell’elevato costo nominale degli immobili nel Regno Unito che dunque rischiano di rimanere vittime ignare della Brexit in quanto in molti casi si tratta di acquisti effettuati ben prima del referendum del 2016.
Per queste ragioni ho interrogato il neo Ministro dell’Economia e delle Finanze Franco affinché l’Erario valuti la possibilità di prevedere il mantenimento del valore catastale definito dalla ‘Council Tax’ britannica per calcolare l’IVIE dovuta dai cittadini italiani o perlomeno utilizzare il parametro per gli immobili acquistati prima del recesso del Regno Unito dall’Unione Europea.