La Camera approva finalmente la Pdl Mine

Finalmente la Camera ha approvato oggi in via definitiva, dopo un iter molto travagliato di oltre 11 anni e ben 4 passaggi parlamentari, la proposta di legge che introduce il divieto di finanziamento da parte di intermediari finanziari delle imprese che producono mine anti-persona e bombe a grappolo attribuendo nuove funzioni agli organi di vigilanza come Banca d’Italia, Ivass, Covip e il Mef.

Secondo l’osservatorio ‘Landmine Monitor’, solo nel 2019 ci son state oltre 5000 vittime di mine nel mondo, nel 90% dei casi si tratta di vittime civili e per quasi la metà bambini di età inferiore ai 5 anni, mentre nel mondo ci sono almeno 110 istituti finanziari ancora coinvolti in questo genere di investimenti che finora nel nostro paese nessun istituto di credito ha vietato espressamente.

Con il voto di oggi il Parlamento riafferma l’impegno del nostro paese a contrastare la diffusione di armi strappa-arti e ammazza-bambini che mietono vittime anche anni dopo la fine del conflitto, come fatto nel 1997 con l’adesione alla Convenzione di Ottawa che proibiva la produzione e l’uso di mine antipersona - benché l’Italia fosse fino a quel momento uno dei maggiori produttori di mine al mondo - e alla Convenzione di Oslo nel 2010 contro le bombe a grappolo. Un voto che rimedia i ritardi e le obiezioni a volte oscure o poco esatte che in questi ultimi anni hanno rischiato di mettere in dubbio la determinazione del nostro paese su questo fronte.

Grazie alla ‘Campagna italiana contro le mine’ presieduta dal Dott. Schiavello per la mobilitazione condotta nel paese e nelle istituzioni a sostegno di questa legge.

Qui il mio intervento alla Camera