I giornali hanno riportato pochi giorni fa l’ennesimo caso di un incidente sul posto di lavoro ai danni di uno studente impegnato in un tirocinio curriculare. Se è vero che gli stage rappresentano un valore aggiunto e una ricchezza formativa per molti studenti, questi devono essere svolti nel pieno e totale rispetto delle norme e della sicurezza. La morte di Giuseppe Lenoci a poche settimane da quella di Lorenzo è un segnale di allarme.
Attualmente, infatti, esiste una sorta di far west in tema dei tirocini curriculari. Il loro monitoraggio è sommario e parziale. Per questo ho depositato nel 2018 una proposta di legge per inquadrarli e disciplinarli, attualmente in esame nelle Commissioni Lavoro e Cultura alla Camera. All’interno della proposta di legge presento anche l’obbligatorietà che tutti gli studenti siano assicurati presso l’INAIL, non solo sul posto di lavoro ma persino nel tragitto tra la propria abitazione, il posto di lavoro e in qualsiasi luogo in cui stia svolgendo la mansione. Dobbiamo evitare di aggiungere troppa burocrazia e favorire la creazione di occasioni di formazione professionale ma sui diritti e la sicurezza non possiamo transigere.
Assicurare i ragazzi che svolgono tirocini è sicuramente un passo nella direzione giusta ma la strada da fare è ancora lunga. Spero che il Parlamento possa approvare questa proposta al più presto.