Ignorare la catastrofe climatica è un lusso che non ci possiamo permettere. In queste ore stiamo approvando alla Camera in prima lettura una importante riforma costituzionale per orientare l’azione politica alla sostenibilità: i principi come la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli animali e degli ecosistemi saranno inseriti nella nostra Costituzione, la legge fondamentale dello Stato, nell’interesse delle future generazioni.
In questi giorni inoltre a Roma si è anche tenuta la Pre-COP26 parlamentare, dove i deputati di oltre 90 paesi hanno avuto modo di confrontarsi sul tema della transizione ecologica, poche settimane prima della vera e propria Cop26 che avrà luogo a Grasgow, una conferenza ospitata congiuntamente dal Regno Unito e dall'Italia. Alle parole devono però seguire le azioni.
È fondamentale che tutti i governi assumano decisioni responsabili per difendere il Pianeta, da partore dai grandi paesi in via di sviluppo come i BRICS che dobbiamo sostenere nelle iniziative di riduzione delle emissioni. A livello europeo significa raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e la riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030, a livello italiano ridurre la nostra dipendenza dal gas e potenziare l'energia rinnovabile per rispettare gli accordi di Kyoto e della Cop21.
Speriamo di riuscire a concordare obiettivi ancora più ambiziosi alla Cop26, è rimasto poco tempo per contrastare l'emergenza climatica in atto.