“Sono costretta a rimanere in casa, i medici che mi hanno in cura me lo hanno detto chiaramente: se prendo il covid non ho scampo. Questo mi costringe a stare in casa, da sola, senza vedere nessuno e oramai tutto questo dura da davvero tropo tempo. Quando potrò essere vaccinata? Quanto ancora dovrò aspettare?”
Questa è la storia di Anna, cittadina AIRE e normalmente residente in Lussemburgo ma da alcuni mesi in Italia per una terapia cardiologica, una delle tante voci di italiani residenti all’estero che ogni giorno mi scrivono per sapere quando potranno finalmente accedere al vaccino. Perché, anche se potenzialmente a rischio, Anna, e tanti come lei, ancora oggi non ha ancora avuto accesso al vaccino. È inaccettabile.
Da pochi giorni la situazione si è finalmente sbloccata con l'emanazione di un'ordinanza da parte del Commissario Figliuolo che chiede alle regioni di procedere alla vaccinazione dei cittadini AIRE che vivono temporaneamente in Italia, dando seguito al mio ordine del giorno accolto dal governo lo scorso 11 Marzo.
Purtroppo sono ancora molte le Regioni che non si sono attrezzate, come mi segnalano in queste ore molti concittadini, chiedo loro di farlo al più presto, non solo per una questione di giustizia - gli AIRE sono cittadini italiani come tutti gli altri - ma soprattutto di salute pubblica.