Migrazione italiana: maledizione o opportunità?

Qui lo speciale dell'Agenzia 9Colonne sulla conferenza tenuta oggi alla Camera dei deputati:

Migrazione italiana in Gran Bretagna: maledizione o opportunità?” è il titolo della conferenza stampa – e  del rapporto redatto dall’Associazione “Talented Italians in the Uk” - che si è tenuta oggi presso la sala stampa della Camera dei deputati. “In vista della Brexit appare quanto mai utile fare il punto sulla migrazione italiana nel Regno Unito, parlando di numeri, criticità, valori, opportunità guardando al 29 marzo 2019: data in cui la Gran Bretagna lascerà l’UE” sottolinea Massimo Ungaro, deputato del Pd eletto in Europa, che ha promosso l’evento. All’incontro hanno preso parte Brunello Rosa - Direttore Associazione Talented Italians in the UK, Delfina Licata – sociologa e referente area ricerca Fondazione Migrantes, Flavio Mondello - Associazione Talented Italians in the UK, il senatore eletto all’estero di Forza Italia Raffaele Fantetti e Pierluigi Puglia, Capo della Sezione Stampa e Affari Pubblici dell'AmbasciataBritannica e portavoce del Regno Unito in Italia. In collegamento da Londra, invece,  la giornalista Francesca Marchese mentre a seguire i lavori dalla sala stampa della Camera anche Marta Palazzo e Domenico Meliti, della Camera di Commercio Italiana in Uk. Presente anche il senatore Mario Monti.  Sono residenti in Gran Bretagna circa 700.00 italiani, quella degli ultimi due decenni può essere considerata la “Terza Diaspora Italiana” e sono più di 5 milioni gli italiani che risiedono all’estero. Numeri che parlano da soli e su cui – è emerso dall’incontro -  è necessario interrogarsi e agire per un processo migratorio circolare. Nel corso della conferenza stampa è stato presentato il rapporto “Talented Italians in the UK”. I nostri connazionali sono tra le comunità più numerose e dinamiche del Regno Unito: quella italiana è la terza più larga comunità europea (dopo Polonia e Romania e prima della Francia) in UK.

UNGARO (PD) "A qualche mese dalla Brexit abbiamo cercato di raccontare e presentare chi sono oggi gli italiani nel Regno Unito. Londra è la quinta città d’Italia. In questo rapporto si cerca non solo di descrivere la realtà dell’emigrazione italiana nel Regno Unito ma anche di capire quali sono le cause e le motivazioni che hanno portato negli anni, e ancora oggi portano gli italiani nel Regno Unito” ha detto il deputo del Pd che ha ricordato: “L’emigrazione deve essere una scelta e non una necessità”. Ungaro ha fatto riferimento anche “ai costi che comporta l’emigrazione italiana nel Regno Unito in termini di Pil” e i “guadagni per il Regno Unito” sottolineando la necessità di “cercare delle ricette che la politica dovrebbe mettere in atto”. “Se molti giovani emigrano ancora oggi è perché sentono che nel loro Paese non ci sono modi per soddisfare le proprie aspirazioni. Non si tratta solo di persone altamente qualificate perché all’estero – ha concluso Ungaro - emigrano tanti cuori e tante braccia. Non solo cervelli”.

 

LICATA (MIGRANTES) “Abbiamo preso parte a questa iniziativa con piacere. E’ fondamentale confrontarsi e fare rete con altre associazioni specie in un momento in cui la mobilità italiana aumenta per quanto riguarda i numeri e per quanto aumenta la sua complessità” ha sottolineato Delfina Licata, caporedattore del Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes”. “E’ necessario – ha continuato - avere uno sguardo dall’Italia all’estero e dall’estero all’Italia. La Gran Bretagna fino allo scorso anno era la prima destinazione scelta da chi emigrava. Una meta felice. Quest’anno al primo posto c’è la Germania. Quello verso il Regno Unito è un flusso caratterizzato da giovani e giovani adulti e da nuclei familiari giovani con minori al seguito. In futuro questi italiani saranno sempre più inseriti nel tessuto inglese. Il report – ha aggiunto Licata - si concentra su casi di italiani altamente qualificati ma noi non abbiamo voluto assolutamente dimenticare i casi ‘infelici’”. Secondo Licata quello di cui si ha bisogno, quando si parte “è una cassetta degli attrezzi che parte dalla conoscenza della lingua” senza trascurare “la formazione corretta rispetto alle necessità del mondo inglese”. “La destinazione Regno Unito, come emerge dagli studi, è caratterizzata soprattutto da italiani talentuosi che ricoprono posti emblematici nella società inglese. E’ necessario – ha concluso Licata -  che questo venga preso in considerazione dal Governo italiano e dal Governo inglese”.

 IL REPORT Il rapporto sugli italiani nel Regno Unito presentato oggi alla Camera mette in luce quella che viene definita la "Terza diaspora italiana". Ci sono circa 700.000 italiani residenti nel Regno Unito,  destinazione preferita dalla migrazione recente. E se l’emigrazione italiana si intensifica il Regno Unito ne beneficia. Scelta o necessità – sono tanti infatti i talenti italiani oggi presenti a Londra e non solo – il  Regno Unito è in grado di offrire opportunità che l'Italia non è in grado di offrire.  “Siamo di fronte a cifre enormi, non più trascurabili con flussi di 130/140mila persone che ogni anno lasciano l'Italia” ha sottolineato Rosa  che ha ricordato come l’emigrazione non si sia fatta condizionare dalla Brexit e che rappresenta “un costo per l’Italia di circa l'1% di Pil”.  Un dato per farsi un’idea? “È come se ogni anno una città come Livorno o Cremona scomparisse” ha precisato Mondello. A fotografare la presenza italiana nel Regno Unito i numeri della Fondazione Migrantes: “Un quarto degli italiani sono giovani-adulti (25 - 34 anni), - ha precisato Licata - il 21% ha meno di 18 anni, il 54% di questi ultimi meno di 10 anni. Significa che partono famiglie giovani, con figli piccoli”. “Venti anni fa organizzammo un convegno sulla nuova emigrazione professionale all’IIC di Londra, senza renderci conto che era la punta dell'iceberg che sta emergendo ora” ha sottolineato, invece, il senatore Fantetti che ha ricordato che a “Londra, quinta città italiana, c'è anche una grande voglia di considerarsi comunità”.  E sui diritti degli italiani residenti in Gran Bretagna è intervenuto Pierluigi Puglia, “non mancherà l’aiuto e l’attenzione dell’Ambasciata britannica in Italia, vorrei rassicurare tutti ancora una volta che i diritti degli italiani verranno rispettati”