Nella manovra di bilancio per il 2020 buone misure per gli italiani all'estero.

Introdotto anche progetto sperimentazione voto elettronico AIRE e domiciliati fuori regione.

La manovra di bilancio per il 2020, che si appresta ad essere licenziata domani dalla Camera dei deputati, contiene alcune buone misure per gli italiani all'estero, frutto del lavoro di attenzione e di stimolo svolto dal Gruppo di Italia Viva in Parlamento. 

Il testo contiene strumenti normativi e nuovi fondi a favore dei nostri connazionali che vivono all'estero e più in generale per la diffusione e la cultura italiana nel mondo. Introdotto anche progetto sperimentazione voto elettronico AIRE e domiciliati fuori regione.

Per l’appunto al fine di rafforzare gli interessi italiani all'estero sono autorizzate le seguenti spese a favore degli italiani nel mondo: 500.000 euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022 per la promozione della lingua e cultura italiana all'estero, con particolare riferimento al sostegno degli enti gestori di corsi di lingua e cultura italiana all'estero;500.000 euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022 a favore del Consiglio generale degli italiani all'estero e 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022 a favore dei Comitati degli italiani all'estero, nonché 500.000 € per i teatri di proprietà dello Stato all'estero.

 

Inoltre per consolidare ed estendere gli effetti promozionali dell'immagine e della cultura italiana nel mondo, a favore dei festival del cinema italiano all'estero nel quadro del programma «Vivere all'italiana»,è iscritto in bilancio un finanziamento integrativo di 800.000 euro per il prossimo anno. Infine come ho richiesto sin dall'inizio della XVIII Legislatura allo scopo di introdurre in via sperimentale modalità di espressione del voto in via digitale per le elezioni politiche ed europee e peri referendum sarà istituito nello stato di previsione del Ministero dell'interno il Fondo per il voto elettronico con uno stanziamento di 1 milione di euro per l'anno 2020.

Con un successivo Decreto del Viminale saranno altresì definite le modalità attuative di utilizzo del Fondo e della relativa sperimentazione limitata a modelli che garantiscano il concreto esercizio del diritto di voto degli italiani all'estero e degli elettori che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovino in un comune di una regione diversa da quella del comune nelle cui liste elettorali risultano iscritti.

Mi auguro che nei prossimi provvedimenti all'esame del Parlamento si possa però dare più spazio alle istanze che vengono da una comunità quella italiana fuori dai nostri confini, che come confermano l’Istat e la Fondazione Migrantes diventa sempre più numerosa con oltre sei milioni di connazionali all'estero, a cominciare dall'estensione a tutti i "cervelli, cuori e braccia" che sono rientrati sino al 31 dicembre del corrente anno dei benefici fiscali previsti dal Decreto Crescita di aprile o, ad esempio, dall'abrogazione delle norme sbagliate e ingiuste dei passati Decreti Salvini.