Patrick Zaki è in carcere da quasi 16 mesi, senza un processo, senza diritti. In queste ultime settimane ha deciso di scrivere una lettera alla Senatrice Segre per ringraziarla del suo sostegno e dell’impegno, un pensiero che conserva con sé con la promessa di consegnarlo di persona quando, finalmente, tornerà libero.

Patrick è un ragazzo che sta dimostrando una forza d’animo e una capacità di resistere uniche, è consapevole di essere vittima di un sistema che non vuole riconoscere i suoi diritti, di uno stato che lo trattiene in carcere senza motivo, ma non accetta né di mollare né di lasciarsi sopraffare.

Noi abbiamo il dovere di riconoscere a Patrick la cittadinanza italiana, non c’è tempo da perdere, è un passaggio fondamentale per restituire ad un ragazzo i suoi diritti e la sua libertà così che possa infine consegnare la sua lettera a Lilliana Segre.