Attualmente, secondo le norme vigenti, i cittadini italiani iscritti all'anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE) sono costretti a rivolgersi all’ultimo Comune italiano di residenza, per l’adempienza di molteplici oneri burocratici. Una prescrizione sorpassata rispetto alla società e alla mobilità odierna. Spesso poi l’ultimo Comune di residenza non coincide con il Comune dove si ha la proprietà di un immobile, creando non pochi disagi ai nostri connazionali all’estero. La proposta di legge che ho appena presentato pone l'obiettivo di superare queste difficoltà e di dare la possibilità ai cittadini iscritti all’AIRE di modificare il Comune italiano di ultima residenza con il Comune italiano in cui il cittadino ha, ad esempio, la proprietà di un immobile.
Una modifica di buon senso che, oltre ai risparmi e alla semplicità di rapporto con la burocrazia degli enti locali, permetterà anche il miglior rispetto della legge 470/1988 sull’obbligatorietà dell’iscrizione all’AIRE da parte di chi emigra.