Sabato 29 febbraio mi sono emozionato. È una delle prime volte da quando rivesto i panni del ‘politico’, da quando ho l’onore di sedere nel Parlamento italiano eletto dagli italiani all’estero, che tocco con mano i risultati concreti della buona politica. Sabato 29 febbraio a Manchester ho incontrato la comunità italiana e visto con i miei occhi la soddisfazione per l’apertura entro il 2021 di un nuovo Consolato di ruolo. Per molti si tratterà di poca cosa, qualcosa di trascurabile in termini di ‘alta politica’ se invece sapessero quanto l’assenza di un presidio dello Stato nel North-West, nel nord dell’Inghilterra durante la Brexit abbia costituito un vero disagio per migliaia di famiglie.
Questa è una vittoria di tutta la politica, di tutti, delle associazioni del territorio, dell’amministrazione, del governo, delle forze politiche. Una battaglia per la quale abbiamo sudato con interventi, interrogazioni, decreti, emendamenti, incontri nei vari palazzi e per la quale mi ero impegnato durante la campagna elettorale del 2018. Una comunità di 70 mila cittadini che ora non sarà più abbandonata a se stessa. Abbiamo davanti a noi tante altri problemi da risolvere come discusso stasera, dall’accordo commerciale al settled status, dalle domande di cittadinanza agli accordi su previdenza e assistenza sanitaria... ma io sono convinto che se continuiamo a lavorare insieme, a fare rete, possiamo ottenere ottimi risultati per le nostre comunità all’estero.
Un grande grazie per aver organizzato questo importante momento di confronto a Giulia Sirigu della Camera di Commercio e Emanuele Bernardini, Presidente del Comites. Grazie anche a tutti quelli che si adoperano volontariamente per aiutare i nostri concittadini, come il Console onorario Giuseppe Termine, Giannino d’Angelo (ACLI), la squadra di Queenia Pereira e Maurizio Rodorigo (INCA-Cgil), Daniela Condon, Maria Philburn, le ONG come 3million, ‘Settled’ di Cristina Tegolo. Grazie Manchester per le emozioni che mi hai regalato stasera e in questi anni”.