Un fisco amico di imprese e cittadini, semplice e digitale. Queste le caratteristiche della riforma fiscale di cui il Paese ha bisogno per ripartire davvero, a cominciare dall’IRPEF che ormai ha 50 anni e ha bisogno di un restyling radicale. Bisogna razionalizzare e semplificare le spese fiscali, ridurre le aliquote nelle fasce di reddito centrali, ridurre il numero di scaglioni e aumentare la progressività del carico fiscale mediante l’introduzione di una ‘no tax area’ per esempio a 8000 euro, la base sulla quale valutare l’introduzione in futuro di un’imposta negativa per favorire l’emersione del lavoro nero.
Questa è la riforma dell’IRPEF che immagina Italia Viva e in questo senso saluto con favore l’avvio dell’indagine conoscitiva promossa dal Presidente della VI Commissione Finanze Luigi Marattin “Sulla riforma dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributari” che inizia oggi. Una riforma che l’Italia aspetta da troppo tempo.