L’Italia sta attraversando la sua peggiore recessione del dopoguerra ed è uno dei paesi al mondo con il più alto numero di morti per abitante di Covid19. Ma non siamo nel 1974, nel 1992 o nel 2011: grazie a l’Unione Europea non abbiamo problemi immediati di finanziamento e abbiamo davanti l’enorme opportunità del Next Generation EU, l’unico strumento per evitare che questa crisi economico-sanitaria si trasformi in una tragedia sociale e per riportare il nostro paese sulla via della crescita inclusiva e sostenibile, in modo da permettere alle future generazioni di ripagare l’enorme debito pubblico e dare loro il modo di soddisfare le proprie aspirazioni.
È un’occasione storica che non possiamo sprecare, non possiamo rimanere immobili, serve subito un forte governo europeista e competente che possa gestire in maniera intelligente i fondi del Recovery Fund e avviare quelle riforme strutturali di cui ha bisogno il nostro Paese. Nel suo discorso a Rimini di questa estate il Presidente incaricato Mario Draghi ammoniva che ‘il debito creato con la pandemia è senza precedenti e dovrà essere ripagato principalmente da coloro che sono oggi i giovani. E’ nostro dovere far sì che abbiano tutti gli strumenti per farlo pur vivendo in società migliori delle nostre. Per anni una forma di egoismo collettivo ha indotto i governi a distrarre capacità umane e altre risorse in favore di obiettivi con più certo e immediato ritorno politico: ciò non è più accettabile oggi. Privare un giovane del futuro è una delle forme più gravi di diseguaglianza.’ Mario Draghi ha già salvato l’Euro e l’economia europea nell’ultima crisi con le politiche straordinarie messe in campo dalla BCE, adesso tocca a lui guidare l’Italia fuori dalla crisi e dare un futuro ai giovani italiani. Noi saremo al suo fianco: nel suo momento peggiore l’Italia merita la squadra migliore. Risponderemo all’appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e sosterremo con disciplina e onore il Governo Draghi.