La vicenda di Giulio Regeni rappresenta un dramma nazionale, una ferita aperta. Una vicenda grave che non può ridursi ad una questione privata per la famiglia Regeni. La Commissione d’inchiesta parlamentare accompagna la Procura di Roma e il governo nella ricerca di verità e giustizia per Giulio. Come Italia Viva siamo favorevoli a una proroga del mandato della Commissione d’inchiesta fino a ottobre 2021. Una proroga resa necessaria dalla riduzione delle attività di inchiesta imposta dalla pandemia, dall’evoluzione dell’inchiesta giudiziaria della Procura di Roma e dagli sviluppi della relazione bilaterale tra l’Italia e l’Egitto. Come è ormai noto, a giorni la Procura di Roma completerà le indagini, probabilmente rinviando a giudizio i cinque indagati, tutti membri delle forze di sicurezza egiziane.
E' interessante notare come la fase di maggior cooperazione giudiziaria da parte del Cairo abbia coinciso con la fase di maggior pressione politica esercitata dall’Italia, ovvero nei mesi successivi al richiamo dell’ambasciatore, a prova del fatto che l’Italia ha tanti strumenti a disposizione per esercitare una pressione vera, dall’Unione Europea fino alla possibilità di ricorrere alla Corte di Giustizia internazionale in ottemperanza all’articolo 30 della Convenzione internazionale contro la tortura. In questo momento, dopo ormai un anno senza cooperazione giudiziaria da parte dell’Egitto, serve un segnale politico forte per uscire da questo stallo, magari nominando un inviato speciale del governo sul caso.