Questa mattina alla Camera ho partecipato all’audizione di esponenti del gruppo di coordinamento dell'opposizione bielorussa, i signori Franak Viacorka e Andrej Stryzhak, rifugiati in Lituania assieme a Svetlana Tikhanovskaya. Ho avuto modo di esprimere la mia ammirazione per il loro coraggio e la piena solidarietà degli italiani per le loro richieste di democrazia, elezioni libere e rispetto dei diritti umani. I gravi eventi delle ultime settimane, tra cui l'arresto e la tortura di oppositori politici e l'uso indiscriminato della forza contro manifestanti pacifici a seguito della contestazione del risultato delle elezioni presidenziali rimuovono ogni legittimità al governo di Lukashenko, a tutti gli effetti l'ultimo dittatore d'Europa. Franak e Andrej hanno sottolineato il carattere pacifico del movimento di protesta e ci hanno raccontato di una società civile che si è svegliata, che non vuole vivere nel passato, fiera della propria identità europea e affamata di diritti, libertà e modernità. Come italiani e come europei dobbiamo fare di tutto per sostenere la marcia della Bielorussia verso la democrazia e comunque promuovere una soluzione pacifica della crisi, non abbiamo bisogno di nuove Donbass nel nostro continente.
Bene l'intervento dell'Unione Europea e la risoluzione approvata all'unanimità in Commissione Esteri alla Camera nel rifiutare l'esito delle ultime elezioni, chiedere nuove elezioni libere il rispetto dei diritti umani. Non lasciamo sola la Bielorussia.