Sospendere Westminster fino al 14 ottobre è senza senso e una minaccia per la democrazia.

Anche guardando alle vicende nostrane si comprende quanto importante sia un'interlocuzione franca e viva tra Istituzione democratiche, specie con un Parlamento democraticamente eletto. Per questo la richiesta di sospensione delle attività di Westminster da parte del governo britannico e guidato da Boris Johnson è senza senso e una minaccia per la democrazia. Non bisogna infatti mai aver paura del Parlamento che rappresenta legittimamente i cittadini. E di un parlamento peraltro eletto dopo il referendum del 2016, quindi ampiamente legittimato a gestire la questione Brexit.

La richiesta di Johnson ricorda infine antiche abitudini di sovrani che, secoli fa, chiedevano la sospensione delle regole democratiche in determinati contesti storici. Una situazione che definirei paradossale visto che il Regno Unito - e proprio Westminster - sono i fari della democrazia parlamentare nel mondo: non vorrei fosse l' inizio della "johnsoncrazia"".