Oggi è una giornata storica. Pochi minuti fa alla Camera abbiamo dato il via libera al Governo per inviare alla Commissione europea la versione finale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Alla luce delle risorse stanziate e degli interventi definiti, mi sento di concordare pienamente con il Presidente Mario Draghi: i giovani saranno i maggiori beneficiari del piano.
Solo per il nostro paese, il PNRR vale 191 miliardi di euro di prestiti e finanziamenti per i prossimi 6 anni, per riparare la nostra economia e la nostra società dopo la più grande recessione del dopoguerra. Il Parlamento ha avuto un ruolo centrale nella sua definizione e la direzione degli interventi sarà affidata al MEF. Sono stati aumentati i fondi per l’istruzione, la ricerca e i giovani.
Questo piano, nettamente migliore di quello di Conte, punta infatti sulla digitalizzazione, sugli investimenti infrastrutturali, sullo sviluppo sostenibile, sull’istruzione, sull’inclusione sociale e sulla salute. In particolare provvede per la banda ultra-larga in tutto il paese, la ristrutturazione green di 50 mila edifici all’anno, l’alta velocità al Sud, la creazione di 150 mila nuovi posti negli asili nido nella fascia 0-3 anni, il potenziamento della medicina territoriale e l’introduzione del fascicolo sanitario elettronico.