Viviamo tempi difficili anche a causa del Coronavirus, ma non per questo dobbiamo perdere la voglia di festeggiare il 2 giugno, data di nascita della Repubblica italiana e del ritorno dell’Italia tra i paesi democratici. Libera e repubblicana, l'Italia si avviò sulla strada dello sviluppo e della costruzione di un’Europa unita nella pace e nella prosperità. Il mio saluto va ai milioni di connazionali all'estero per i quali, proprio all'indomani della Festa della Repubblica, il 3 giugno, comincia la “fase 2” ovvero la possibilità di rientrare in Italia senza obbligo di quarantena dalla maggior parte dei paesi europei per riabbracciare i propri cari.
L’Italia non dimentichi che la ripartenza dalla crisi passa anche dalla tutela dei nostri connazionali all'estero molto spesso costretti a lasciare la Penisola perché senza alternative, nonché dalla salvaguardia dei nostri valori e simboli costituzionali: penso al tricolore che domani le Frecce stenderanno sul cielo di Roma, ultimando il tour nelle maggiori città italiane, alla visita del Quirinale aperto virtualmente, al concerto di stasera trasmesso in diretta alle 18.45 dedicato alle vittime del COVID19, fino all'importante visita di domani del Presidente della Repubblica a Codogno, il primo comune italiano colpito dal Covid19.